Qualcosa di me

Le parole scritte sono una costante della mia vita.

Sulla scrittura ho costruito il mio percorso professionale e grazie ad essa, negli anni, ho incontrato persone e intessuto relazioni che hanno arricchito la mia vita.

Miei settori d’elezione sono il progetto e la creatività – dall’architettura al design, all’arte – rapportati alle istanze del contemporaneo, ambientali e sociali.

Scrivo di cultura del progetto e ne esploro le tendenze per Il Sole 24 Ore.

Svolgo consulenze per aziende e testate di settore, collaboro con studi di architettura su progetti di comunicazione.

A marzo 2023 è uscito il mio libro I luoghi del design in Italia, scritto con Pierluigi Masini per Baldini+Castoldi.

Tra i miei autori del cuore ci sono Lev Tolstoj, Alessandro Manzoni, Gabriel García Márquez, Andrea Camilleri, Ettore Sottsass.

Mi nutro di musica, classica ma non solo. Amo incondizionatamente Giuseppe Verdi.

Studio con ostinazione danza classica e flamenco. Spesso – e per fortuna – sono in viaggio.

Ho un piccolo giardino in città (ma mi manca un cane).

La mia storia

Ho conseguito la laurea in Lettere Moderne (precisamente in Filologia moderna e contemporanea all’Università Cattolica di Milano) e un master in tecniche editoriali. Parallelamente ho compiuto studi di pianoforte al Conservatorio di Piacenza, città in cui sono nata nel 1968.

Nel 1993 ho iniziato a collaborare con Libertà, il quotidiano di Piacenza, e nel 1995 con la Franco Maria Ricci Editore. Da allora, il mio lavoro con le parole non si è mai interrotto: come giornalista, come consulente, come autrice.

Per il Venerdì di Repubblica, Bell’Italia, Grazia, Viaggi&Sapori ho realizzato reportage di viaggio su territori e città in Italia e in Europa, e in questo percorso ho incrociato il mondo dell’architettura e del progetto.

Ho sviluppato una collaborazione ventennale con la rivista Interni, che ho affiancato fino al 2020 anche nell’organizzazione delle grandi mostre per il FuoriSalone di Milano.

Per Radio3 Rai ho scritto e condotto quattro serie radiofoniche, in cui ho riportato alla luce i diari inediti degli esploratori italiani, ho raccontato il Made in Italy e anche nuovi modi di viaggiare.

Perché scrivo e come

Nonostante la velocità e gli stravolgimenti che questa epoca impone, vivo la scrittura come un esercizio di ricerca (e di onestà) intellettuale, un cesello per le emozioni e i sentimenti, una forza motrice dell’immaginazione.

Mi anima lo spirito itinerante e curioso del cronista: vado alla ricerca di fatti e persone, ascolto le loro storie e le loro ragioni. Racconto il passato già scritto ed esploro il futuro ancora da scrivere. Le mie indagini sono personali e documentate; non scrivo di opinioni, ma di fatti, vicende, incontri.

Sono convinta che le storie significative e i racconti veritieri siano oggi più che mai necessari, qualsiasi mezzo si scelga, su qualsiasi supporto si diffondano – cartaceo, digitale, audio. E che la poesia sia dentro alle cose – a tutte le cose – se si hanno occhi per vederla.